domenica 16 agosto 2009

La gita

Chi me l’aveva fatto fare è da quando sono qui che mi ripeto questa frase, non è stata una buona idea farmi convincere a venire a Montepulciano, in giro per cantine con quelle teste matte dell’Eli e la Giorgia, niente di che... assaggi vino formaggi crostini, ed ora al bar mi sta assalendo il sonno, le loro chiacchiere sugli uomini scontate e banali non aiutano, il borgo è incantevole certo il fresco delle cantine adatto a questo assolato giorno d’agosto ma mi manca qualcosa…

Mentre bevo il drink e giocherello con i salatini mi guardo in torno turisti indaffarati in foto e acquisti bambini che corrono in giro, la mia attenzione cade su un uomo appoggiato al muro di fronte al bar sulla quarantina abbronzato i capelli adorabilmente brizzolati, il suo sguardo fisso su di me, sorride…

Improvvisamente come una brezza fresca che attraversa il corpo nasce in me l’idea di non far finire quella giornata senza niente che valga la pena essere ricordato, mi alzo dico alle amiche che vado a prendere una cosa in macchina ne ho un impellente bisogno… poco convinte non si offrono nemmeno di accompagnarmi… fortunatamente, le lascio al bar e m’incammino per il vicolo che porta fuori verso il parcheggio, passo davanti all’uomo che ha catturato la mia attenzione sorridendo, mi accorgo subito che ha preso a seguirmi arrivo al parcheggio apro l’auto e mi abbasso facendo finta di essere intenta a cercare qualcosa…certa che la gonna si sarebbe alzata generosamente lasciando intravedere il profilo del pizzo, alzo la testa lo vedo riflesso nello specchietto retrovisore e sento una voce calda che mi chiede se ho bisogno di aiuto… mi tende la mano dicendo: “Piacere Guido sono di qui e lei?”Valeria di Firenze in gita con amiche noiose le ho mollate per farmi un giro…ma dammi del tu Guido… “posso farti da cicerone Valeria ?”certo accetto con piacere “ (pensando che il piacere non sia solo questo.)

Mi offre il braccio e ci avviamo verso il centro, non mi porta per i vicoli affollati, ci sono angoli suggestivi poco conosciuti ma ricchi di fascino, chiacchiera amabilmente descrivendo come si vive in un borgo dove il tempo sembra essersi fermato se non fosse in certi periodi invaso dai turisti.davanti ad un portoncino piccolo antico affiancato da finestra con gerani sul davanzale ci fermiamo non si sentono voci in quel vicolo ci siamo solo noi …mi guarda i suoi occhi mi hanno incantata quell’incarnato scuro esalta l’azzurro dei suoi occhi. “Vuoi vedere dove abito?” e infila la chiave dentro la toppa di quel portoncino si apre la mia vista su un piccolo ingresso con mobili antichi di fronte un enorme porta a vetri colorati entriamo apre la porta che divideva dall’ ingresso sono in una stanza molto grande illuminata da una porta a finestra che da sul giardino interno nella stanza tutto è bianco mobili e divano unico tocco di colore i quadri alle pareti.mi fa accomodare sull’enorme divano di pelle bianca che crea un contrasto molto caldo con il mio abito rosso e la mia pelle abbronzata, versa da bere vodka alla pesca fredda mentre mi porge il bicchiere le sue mani sfiorano le mie un brivido mi attraversa il corpo fisso le sue labbra carnose le immagino sui miei seni esplorare il mio corpo sento la sua voce ma non ascolto molto ciò che dice ormai la mia mente lo desidera il mio corpo lo vuole…

Mi avvicino prendo il suo bicchiere l’appoggio sul tavolino poi ci intingo dentro due dita e me lo passo tra i seni, ” prova qui avrà lo stesso sapore ?”il suo viso incredulo si accende in un sorriso le sue labbra bevono le gocce di vodka che scivolano tra i seni intanto ne versa ancora un po’, sono stesa sul divano sento le sue mani che alzano il vestito il suo membro che preme sulla mia gamba si spoglia, il mio vestito a terra insieme ai suoi ormai le sue labbra percorrono frenetiche ogni lembo di pelle possibile arriva all’‘inguine prende il bicchiere di vodka e lo versa tra le gambe… piano versa poi lecca versa e lecca lecca ancora gemo a quella tortura, quando viene a baciare sento il mio sapore misto alla vodka, gli tengo la testa tra le gambe premute non ti fermare no, si sposta stendendosi su di me ed è dentro si muove, sento dentro di me il suo membro assecondo il suo movimento le unghie piantate nelle sue natiche tenerlo dentro sempre più. Improvvisamente si ferma mi gira ora ho il busto sul divano le ginocchia a terra vuole penetrarmi da dietro la stanza invasa dall’odore della vodka alla pesa e dall’odore dei nostri fluidi, sta passando le dita umide di vodka anche all’apertura dell’ano poi ci infila la lingua e succhia ecco sento la punta un colpo ed è dentro il mio viso sprofonda nel divano i colpi fanno scivolare l’unica cosa su cui posso reggere il dolore provato diventa piacere i movimenti sono piacere indescrivibile non una parola solo gemiti poi rallenta piano rivoli di sudore dalla sua fronte scendono sulla mia schiena, sento sta per venire stringe i miei sei aggrappato a me viene lanciando un grido che impeto che piacere può dare un uomo.

Spossati uno di fronte all’altro stesi sul divano ci guardiamo siamo come due belve affamate che fissano la stessa preda chi farà la prima mossa non siamo ancora sazi questo è certo visibile palpabile…

Avvicino il mio piede al suo membro con la pianta lo massaggio, una donna che non ha mai provato il piacere di un membro crescere sotto la pianta del piede non sa cosa si è persa…

Il massaggio da i suoi frutti e di nuovo in tiro, si alza viene vicino a me il membro all’altezza del mio viso lo cosparge di vodka prova tu ora…

Entra nella mia bocca il sapore della vodka è delizioso inizio a succhiare con le unghie solletico i coglioni lo sento gemere le sue mani nei miei capelli tenendo il ritmo di quell’amplesso la lingua passa tutta la superficie dalla punta ai coglioni dove mi soffermo a succhiare ormai non ne può più sento le inconfondibili scosse sta venendo la bocca viene invasa ultimi gemiti ultimi fiotti mi alza baciandomi succhiandomi il piacere avuto le sue mani fra le gambe si muovono teneramente meriti ciò che hai dato mi ripete all’orecchio raggiungo orgasmi continui, mentre le sue dita danno piacere le sue labbra succhiano le mie ….

1 commento:

  1. Be'...io ho sempre trovato molto eccitanti i tuoi racconti erotici.. un saluto,ex-blue80m di chatta,ora io.nonsono...etc.. :)

    RispondiElimina