giovedì 25 giugno 2009


Stretti nella morsa del desiderio

Avvinghiati uno parte dell’altro

Prendiamo diamo

a noi stessi forza piacere

tieni il ritmo dentro di me

fammi sentire quanto sono parte di te

sento il tuo membro affondare forte

Le mie mani…affondano le unghie

Nella carne per tenerti a me,

uomo fonte inesauribile di piacere…

su di te…prendo tutto do tutto

trascina il tuo impeto
su di me fai di me donna
lentamente accendi fuoco
giungi al culmine...
dando e prendendo
ciò che la passione disegna per noi
ciò che il desiderio esige
ciò che vogliamo
lo prendiamo da noi
non fermare le mani
non tacere prendi...

OCCHI CHIUSI...
RICORDO I TUOI BACI PROFOND
I PER FONDERE ANIME
LE NOSTRE
OCCHI CHIUSI...
RICORDO LE TUE MANI
CHE SCIVOLANO LUNGO IL MIO CORPO
AVIDE DI ME
FEBBRILE DESIDERIO MI ASSALE
MA NON CI SEI NVISIBILI BARRIERE....
MI TENGONO LONTANA
TI PORTANO VIA
IO LA TUA CASA SEMPRE....

Io


non amo
non so amare
mi faccio del male
faccio del male
vivo sopravvivo
a secondo delle evenienze
trattengo il fiato in silenzio
urlo contro il mondo
sono non sono
me stessa quando voglio
quella che non voglio spesso
io nessuno io tutto

averti per me

ogni attimo speso...
per arrivare a te

mentre con le dita

sto per sfiorare il tuo profilo
m'accorgo...
che ancora lunga è l'attesa
averti per me...
è la meta

averti per me...
è la sfida

averti per me... è vita

estasi


quando sfiori la mia pelle
quando anticipi i miei desideri
quando leggi nei miei pensieri
quando baci le mie labbra
quando sei padrone del mio corpo
quando sei schiavo di me
quando hai finito e ricominci
a far danzare l'anima
a far vibrare il corpo
a dar voce al piacere
estasi

me


quando pensieri
e parole fanno a pugni
resto immobile
a guardare questa vita,
quella che ho,
quella che avrò...

quando di notte mille pensieri affollano
questa mente ballerina
so che te ci sei
e la fai danzare in un unica armonia
con il corpo e l'anima
che al tuo cospetto si prostra
sicura del tuo proteggerla
e renderla migliore
di fare di una donna "la donna"
di fare di un corpo "il corpo"
di fare di un anima " l'anima"
il senso di tutto ciò
sconosciuto al resto del mondo
perchè solo tu sai il segreto del mio essere

il sottile piacere


il sottile piacere di un bacio
sfiorato a fior di labbra
poi più intenso più profondo
tanto da non essere un bacio semplice
ma un incotro d'anime
che ballano la stessa danza
prima una di fronte l'altra
poi una dentro l'altra
ama ciò che sei
resta colui che dirige se stesso
la vita saprà renderti vincente
l'importante è non fingere
fingere serve a poco
ogniuno di noi ha uno specchio
in cui guardarsi e quando in esso
guardiamo noi stessi
non ci sono bugie
non ci sono maschere
da poter indossare
l'anima nuda esalta
le nostre nefandezze
le nostre debolezze
le nostre paure
me

citazione


Il vero piacere è legato alla nostra storia personale e diventa tanto più raggiungibile quanto più il nostro senso di libertà cresce.
Willy Pasini

La palafitta


Paolo aveva insistito per vederci, nella sua casa al mare, lo conoscevo poco, ma l’interesse ad approfondire quella conoscenza aumentava i suoi modi lo sguardo lasciava presagire un fine settimana niente male.

Ci troviamo sotto casa mia, salgo in macchina, prima di rimettere in moto mi fissa i suoi occhi hanno una luce nello sguardo che lascia trasparire il suo essere, dolce, ma con un non so che di misterioso e intrigante. Non so dove mi sta portando, so solo che ci dirigiamo verso il mare, in macchina ogni tanto sposta lo sguardo dalla strada per guardarmi, prende la mia mano portandola alla bocca con dolcezza bacia ogni dito, poi la unisce alla sua sul cambio, silenzioso ma totalmente coinvolgente con quelle carezze appena accennate. Entriamo in una stradina sterrata che porta vicino alla spiaggia c’è una piazzola polverosa ampia davanti ad una duna sulla destra un cancello che aprendosi cigola…entrati percorriamo un vialetto e all’improvviso mi appare davanti una casetta molto graziosa costruita per delle colonne di legno piantate nell’acqua, la casetta a metà tra la spiaggia e il mare con un recinto intorno fatto di canne per evitare che qualcuno dalla spiaggia accanto turbi la tranquillità di quell’angolo di paradiso. Paolo mi cinge le spalle tirandomi verso di se e mi bacia profondamente da mozzarmi il fiato, stretta a lui mi accorgo di desiderare che non si fermi a quel bacio, senza staccarsi dalle mie labbra le sue mani scendono verso il basso, le dita sui fianchi alzano la gonna in uno strappo deciso, il perizoma cade a terra, infilo le mani dentro la sua camicia e la apro strappandola mi appare il suo petto abbronzato Ormai i vestiti sono sparsi sulla sabbia mi fa stendere sul bagnasciuga metà del corpo lambito dalle onde lui ancora in piedi mi fissa lo sguardo sempre più acceso leggo il suo desiderio, Si stende al mio fianco, comincia leccandomi il collo scende verso i seni gira intorno ai capezzoli con la lingua e poi più giù fino ad arrivare al mio sesso e fermarsi lì a succhiarlo come se fosse l’unica cosa che sa fare, facendolo divinamente, sento la sua lingua penetrarmi dentro, avida esplora ogni pezzetto interno per poi tornare al clitoride le mani accarezzano le cosce i fianchi Tento di rialzarmi per cercare il suo sesso, presa dal desiderio di sentirlo dentro, mi costringe ancora in quella posizione il viso impregnato dei miei umori i suoi occhi a sfidare i miei.

Approfitto di un attimo di distrazione lo faccio scivolare all’indietro e mi metto su di lui facendo penetrare il suo membro dentro di me, si ribella, ma poi cede e si lascia cavalcare dal piacere mi abbasso per baciarlo ha sul viso il mio odore succhio le sue labbra, gli occhi sempre fissi gli uni dentro gli altri una continua sfida allo stremo, mi muovo su di lui voglio il controllo non sembra volerlo cedere.Mi tengo sul suo petto, mentre lui accompagna i miei movimenti sento che sta per venire, ma non è finita mi afferra per i polsi e con un movimento veloce mi ribalta, adesso è sopra di me sorride compiaciuto, alla mia resistenza a non voler ritrovarmi sotto di lui mi gira ancora sono a pancia in giù mi tiene per i capelli la sua lingua picchiettando si fa spazio dietro di me entra in profondità, la mia mente ripensa allo sguardo che aveva appena entrai in macchina, improvvisamente mi penetra quasi dolorosamente di

Colpo è dentro fino in fondo steso su di me completamente soggiogata dal suo corpo tento di ribellarmi per sfida, ma non voglio che smetta le sue mani stringono i seni il suo membro invade il mio ano senza fermarsi un movimento continuo duro sento un calore invadermi nelle viscere, il ritmo rallentare e poi il suo corpo abbandonato sul mio ancora dentro di me, fusi insieme entrambi vinti dal piacere. Lo sento scivolare via si stende al mio fianco, non m’interessa che è stanco, ha giocato a modo suo ora voglio giocare a modo mio. Lo guardo, avvicinandomi mi abbraccia con dolcezza, la mia mano scende verso il suo membro, mi guarda sorridendo, gli accarezzo i testicoli poi inaspettatamente scendo a succhiarli, con una mano gli sfioro il membro che risponde al mio solleticarlo, torna in tiro, sono su di lui che mi guarda, mentre mi abbasso e faccio entrare un po’ di punta per poi rialzarmi così continuo provocandolo, mi avvicino alle sue labbra e prima che possa baciarle gli sfuggo, sfrego il clitoride ed il mio sesso sul suo senza che possa penetrarmi tutto questo lo tiene in tensione all’improvviso mi afferra ribaltandomi mi alza le gambe per le caviglie ed entra in me furioso, intorno al collo stringo le caviglie, mentre mi possiede ancora con più vigore di prima, fissandomi soddisfatto, gemiti e urla di piacere selvaggio si sentono nell’aria, il rosso del tramonto sul mare incornicia i nostri orgasmi poi il silenzio... sfiniti cullati dalle onde che accarezzano i nostri corpi restiamo lì ad attendere l'alba…..

Peccato


Adorabile peccato,

tentazione mai finita

gesti, parole, sospiri.

In un unico finale destinati

ad un incontro di corpi avidi

di ogni più piccola sensazione

voglio il piacere dentro

sulla pelle, negli occhi,

mescolato tra parole e sospiri…

Liberamente


Liberamente interpreto.. me

mille sfaccettature,

come riflessa in pezzi di uno specchio rotto

in cui vedo la mia anima,

muta e felice scoprire

ogni dove dalla mente

al corpo,

senza remore solo emozioni

in un andare e venire restando

ferma.immobile,riflessa.

Striscia di stoffa nera


Sono al muro ti avvicini,due strisce di stoffa nera nelle mani ,sorridi compiaciuto del tuo essere padrone dei miei sensi,con una lascivamente mi bendi,mentre stringi dietro al capo la tua lingua sfiora le mie labbra avanzo per baciarti ti ritrai…

Sono nel buio totale alla tua mercè,mi giri le braccia dietro le spalle e leghi i miei polsi,ora impossibilitata a reagire senza vedere cosa fai…

Adoro giocare ,sottomessa al tuo mascolino volere,il gioco della schiava protratto al limite ,non una parola sento solo il tuo respiro confuso con il mio,la tua mano sulla spalla che mi spinge verso il basso,con le labbra scorro il tuo petto,adesso sento le mie ginocchia sul freddo pavimento il tuo pene ancora nei boxer lo strofini sul mio viso,adesso sento la carne hai abbassato i boxer,sfacciatamente lo avvicini alle mie labbra,mi alzi mi fai strada sento il materasso sciogli i polsi e li leghi di nuovo alle alla testata del letto….

mercoledì 24 giugno 2009

Tempo passato


Da adolescente ero molto curiosa,
quando andavo in campagna dalla nonna
giravo per la soffitta in cerca di vecchi monili e d’altre cose tenute chiuse nei bauli
erano tesori su cui fantasticavo ed inventavo storie.
La nonna era sempre in pensiero,
quando mi trovavo lassù la casa era vecchia
e il pavimento di legno traballava sotto il mio passaggio.
Un giorno mentre ero tutta presa a tirare fuori da un baule,
vecchi, abiti sento delle voci, venire dalla stanza di sotto,
mio alzo piano per non fare rumore
e mi dirigo verso un filo di luce che veniva da una fessura nel pavimento
mi stendo a terra e da li vedo mio cugino
Paolo diciottenne con Monica la nipote del fattore,
che amoreggiano sul gran letto della nonna.
Lui la toccava fra le gambe con le dita e lei emetteva piccoli gemiti e lo baciava
, rimasi la stesa a terra imbambolata da quello che vedevo.
Vidi il suo pene diventare duro,
lui dopo averla accarezzata per molto tempo,
la penetrò piano con dolcezza.
Si muoveva lentamente da lassù vedevo il sedere di Paolo e il viso di Monica
, poi si stacca da lei si mette di lato e riprende a toccarla
lei si muove con le anche assecondando il movimento delle dita di lui,
che nel frattempo ha portato la mano di Monica sul pene,
lei lo strige poi inizia a muoverlo,i movimenti goffi di lei lo portano a fermarla e a mostrarle i giusti movimenti da fare.
Quello che i miei occhi vedono causa in me una sensazione strana,
sento tra le gambe un formicolio e un senso d’umido,
allungo la mano entro negli slip mi tocco sento bagnato continuo a guardare loro
e muovo le dita su di me come Paolo le muove su Monica,
comincio a provare un piacere nel fare quei movimenti ormai non guardo più loro dalla fessura,
ma sono tutta presa dal toccarmi sento loro ansimare,
mentre stesa sul pavimento vivo il mio primo orgasmo,
vengo lì sul pavimento resto immobile a terra per un bel po’
solo la voce della nonna mi desta da quello stato …..