mercoledì 24 giugno 2009

Déjà vu

Il corpo abbandonato eppur in tensione, lo cospargi d'olio profumato, facendo scorrere le tue dita lungo il profilo, il tocco sapiente e sicuro trattiene e scatena, reazioni. Sollevi e spalanchi le gambe, per guardare il frutto ora spudoratamente aperto, sfiori le grandi labbra con la punta delle dita e della lingua, mentre trattieni i fianchi. Umida accolgo i tuoi baci. Non posso liberarmi le mani imprigionate nella tua, inutile ogni movimento………

Le dita iniziano ad esplorare a fondo ……prima due poi tre poi quattro….Sempre più profondamente, per poi lasciare spazio alla lingua... sentirla leccare le pareti interne, insinuarsi in fondo constatarne la resistenza un barlume di lucidità permetterà di vedere il tuo membro eretto appoggiarsi su le grandi labbra, un paio di cm dentro poi fuori ancora un paio dentro poi di nuovo fuori così in un gioco infinito tenermi in tensione e quando meno aspettato, sentirlo affondare dentro, d’un colpo, lo scettro di carne che sferza senza riguardo la bocca socchiusa ,ancora incapace di gemere accoglie le tue dita le succhia fino agli spasmi finali per poi riprendere ancora e ancora……………..

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