mercoledì 24 giugno 2009

Primo incontro

Tutto era iniziato con una telefonata, avevo risposto e oltre a dire pronto non ero riuscita a dire di più dall’altro lato era partito un uragano di parole una voce maschile che diceva perdonami non volevo davvero lo sai che ti amo ecc.,quando ero riuscita ad interromperlo e spiegargli che evidentemente aveva sbagliato numero perché io non sapevo chi fosse prima il silenzio poi una risata quasi isterica a smorzare l’evidente tensione che l’aveva portato a quella telefonata. Mi scusi ancora in ogni modo spero che non l’abbia importunata, non ti scusare capita gli risposi .

Da quella telefonata lo risentii spesso, con la scusa che chiamandomi si rilassava a parlare con me mi chiamava ogni giorno raccontandomi di se e della relazione che era da poco finita non sapevo chi fosse oltre il nome. Con il passare del tempo, le telefonate si fecero più personali, anch’io gli parlavo di me ormai la curiosità di conoscerci era reciproca, vivevamo in due città diverse e per mesi ci siamo raccontati di tutto. Decidiamo un giorno di incontrarci, città scelta per l’incontro un paesino vicino perugia io ci dovevo andare per un congresso, così lo invitai a raggiungermi ….

L’appuntamento in piazza vicino alla statua, per farmi riconoscere camicetta rossa lui un tulipano fra le mani, il mio fiore preferito. Arrivo, un po’ in anticipo la curiosità di vedere com’è Matteo è forte, ad un tratto mi sento chiamare mi volto e lo vedo alto moro due occhi neri che mi fissano il capello leggermente lungo meravigliosa visione, il tulipano all’occhiello della giacca lo sfila e me lo porge stringendomi la mano.”Valeria, sei come ti avevo immaginato,non voglio girarci andiamo da qualche parte che possiamo stare da soli ti desidero “.lo guardo stupita da tanta enfasi non immaginavo che quello che ci dicevamo lo facesse così bramare di stare con me ma le sue parole e il suo sguardo mi portarono ad desiderare a mia volta di stare con lui.

Lo porto nel mio albergo, che è proprio dietro la piazza, in camera c’è un po’ d’imbarazzo, nel frigo bar c’è il dessert fragole e panna, ottimo per rendere l’atmosfera meno tesa. Mi avvicino a lui che intanto si è tolta la giacca ed è seduto sulla poltrona, ecco prendo una fragola la rigiro nella panna e l’avvicino alle labbra lui ne morde un po’ e così io, un'altra fragola e l’appoggio fra i miei seni aprendo un po’ la camicia, prende con le labbra e la porta alle mie, mangiamo la stessa fragola che una volta finita avvicina le labbra mi bacia con dolcezza, si sposta verso i seni poi a leccare la panna che è rimasta.Ci alziamo dalla poltrona c stendendoci sul tappeto la ciotola con le fragole vicino a noi. Inizia togliendomi i vestiti, mi ferma, quando cerco di aiutarlo, lentamente sbottona la camicetta e la sfila via con le labbra sulle mie scioglie i nastri del corpetto, appena libero s'impossessa del mio seno e ne traccia il profilo con la lingua soffermandosi sui capezzoli turgidi succhiandoli, mi alza le natiche e sfila via la gonna fa entrare le dita nell’elastico dell’autoreggente e inizia a tirarne una giù con le dita libere mi sfiora la gamba fino alla caviglia, poi l’altra. Sono nuda sul tappeto, mentre lui in piedi si spoglia. Una volta nudo si mette vicino a me di fianco e prende una fragola dal vassoio la poggia sulle mie labbra e baciandomi la mangia leccando la panna,poi un'altra sul seno la mangia poi lecca,l’ultima fragola sul pube la poggia lì e poi la prende con le labbra e la mangia li,i movimenti delle sue labbra sul mio corpo mi hanno eccitata. Con le dita prende la panna dal vassoio e la spalma sul clitoride e poi infila le dita dentro, le muove poi le tira fuori avvicinandole alle mie labbra le lecchiamo insieme. Affamata di lui prendo della panna, e la spalmo sul suo pene e poi sui testicoli,mi guarda divertito ma ansioso di vedere come la toglierò……..mi avvicino ai testicoli e con le labbra schiuse succhio la panna,lo sento gemere ripulisco la panna e risalgo il pene dai testicoli alla punta con la lingua,i suoi gemiti di piacere si fanno sempre più forti ,apro le labbra e lo faccio entrare dentro comincio a muovermi con la bocca,andando su e giù le sue mani nei capelli seguono il ritmo dei miei movimenti,poi mi sposto e mi metto su di lui a cavalcioni

Inizio a muovermi lentamente poi più veloce le sue mani stringono i seni poi si spostano sulle natiche sento tutto il suo membro dentro, l’eccitazione accumulata ci fa venire sento il suo sperma esplodermi dentro caldo mi abbasso per baciarlo mi tiene stretta sussurrandomi” sei fantastica” siamo stati troppo irruenti ma abbiamo due giorni recupereremo di certo……………………………….

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